30 dicembre 2014

La solita caccia alle streghe virtuali (GTA V il male)

Ci siamo cascati un'altra volta purtroppo. La signora Sabrina Salvadori, pediatra e che scrive sul Corriere, ha postato un articolo tra il delirante e il fazioso per scagliarsi ancora una volta contro la violenza dei videogiochi. Trovo che sia un caso lampante di disinformazione o ancor peggio di completa ignoranza, oltretutto proveniente da una professionista che dovrebbe avere un minimo di cognizione su tali tematiche.


Non voglio filosofeggiare sulla morale e sull'arte contenuta in un videogioco, ma vorrei far notare che la copertina di GTA V sia in realtà piuttosto esplicita nei contenuti e nelle informazioni. Se una madre regala questo titolo al figlio di 11 anni, indossando un bel paraocchi e senza voler capire un beneamato **BIP**, beh la colpa non sarà del gioco...

Indovini cara signora Sabrina che cosa rappresenta quel 18 in basso a sinistra? Do un suggerimento in forma del tutto gratuita: ha a che fare con l'età dei possibili fruitori dei contenuti.


Se poi vogliamo dare un giudizio di merito, mi sembra alquanto anacronistico che si accostino videogiochi e violenza, più o meno siamo sullo stesso piano che giudica un satanista chi ascolta la musica metal.

Dai davvero, basta con questi luoghi comuni, magari informarsi un po' meglio prima di sputare sentenze (oltretutto non richieste)?

Il finale dell'articolo è poi davvero esilarante ed in pieno stile "lei non sa chi sono io". La segnalazione fatta al deputato amica della signora Sabrina, sempre peggio... Ma non credetemi sulla parola e leggetevi l'articolo e fatevi un'idea sulla pochezza espressa.

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Tondo è bello...

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