Ogni tanto mi capita di restare basito ed atterrito davanti al monitor del computer per qualche notizia inattesa. Ed è questo il caso, perché vengo a conoscenza della scomparsa di Evan (DjNeophyte), un vero e proprio esempio di cosa sia la passione per il mondo GNU/Linux e di cosa voglia dire mettersi a disposizione degli altri.
Grazie ai suoi consigli molti utenti, me compreso, hanno domato l'ostico pinguino in molte circostanze. Poi quando proprio non si riusciva altrimenti dimostrava passione e disponibilità scendendo nel dettaglio delle problematiche. Grazie ai post sulle pagine su LHQ e non solo, riuscì a farmi riflettere sulle immani cazzate che stavo combinando in fase di configurazione di una linux-box, ormai qualche tempo fa, ed ovviamente mi consigliò di optare per sidux+kde...
Il cordoglio è tanto e giro il mio abbraccio virtuale ai parenti di Dj. Non l'ho mai conosciuto di persona, ma è stato un prezioso compagno di "configurazioni".
Ciao e grazie di tutto.
28 febbraio 2010
Una nuova censura
Qualche giorno fa ho appreso la notizia che tre dirigenti di Google sono sati condannati da un tribunale italiano. Da un estratto da Repubblica.it: "Per la prima volta al mondo, tre dirigenti di Google, il più popolare motore di ricerca su Internet, sono condannati per violazione della privacy. La sentenza, che provoca di fatto un caso diplomatico tra Usa e Italia, è del tribunale di Milano: il giudice Oscar Magi ha comminato sei mesi di carcere (con pena sospesa) a tre dirigenti della società americana - David Carl Drummond, ex presidente del cda di Google Italia, George De Los Reyes, ex membro del cda di Google Italiae Peter Fleitcher, responsabile delle strategie del gruppo - ritenendoli colpevoli di non aver impedito la diffusione di un video nel quale un ragazzo torinese con ritardo mentale era preso in giro e umiliato dai suoi compagni di scuola."
Fondamentalmente secondo il tribunale di Milano, Google dovrebbe monitorare ogni singolo file o contenuto messo online, per garantirne la sua corretta divulgazione.
IMPOSSIBILE!
Cari conterranei togati, voi di internet non ci capite molto. Il video in questione è odioso e siamo tutti concordi su questo, ma è difficilissimo, se non impossibile, vigliare sui contenuti web, vuoi per la mole dei dati, vuoi perché semplicemente non è da società civile, ma bensì da regime un tale comportamento.
Siamo entrati in un nuovo modo di fare "la rete" e la sigla Web 2.0 che tanto piace ai media, simboleggia il passaggio dal web passivo, dove l'utente fruiva dei contenuti e basta, a quello attivo, dove l'utente diviene "IL" protagonista. Se iniziassero a censurare risorse faro della rete come Youtube o similari, cosa sarebbe di questa libertà? Un disastro al quale non arriveremo, proprio perché la libertà di scelta imporrà anche ai legislatori uno sguardo attento, rendendosi conto che un progetto censoreo è in fin dei conti non realizzabile.
La rete è viva e non vuole essere imbrigliata: tu da che parte stai?
Fondamentalmente secondo il tribunale di Milano, Google dovrebbe monitorare ogni singolo file o contenuto messo online, per garantirne la sua corretta divulgazione.
IMPOSSIBILE!
Cari conterranei togati, voi di internet non ci capite molto. Il video in questione è odioso e siamo tutti concordi su questo, ma è difficilissimo, se non impossibile, vigliare sui contenuti web, vuoi per la mole dei dati, vuoi perché semplicemente non è da società civile, ma bensì da regime un tale comportamento.
Siamo entrati in un nuovo modo di fare "la rete" e la sigla Web 2.0 che tanto piace ai media, simboleggia il passaggio dal web passivo, dove l'utente fruiva dei contenuti e basta, a quello attivo, dove l'utente diviene "IL" protagonista. Se iniziassero a censurare risorse faro della rete come Youtube o similari, cosa sarebbe di questa libertà? Un disastro al quale non arriveremo, proprio perché la libertà di scelta imporrà anche ai legislatori uno sguardo attento, rendendosi conto che un progetto censoreo è in fin dei conti non realizzabile.
La rete è viva e non vuole essere imbrigliata: tu da che parte stai?
07 febbraio 2010
Dormo poco..
..e lavoro troppo. E la mancanza di sonno provoca scherzi non sempre piacevoli al mio limaccioso calcolatore neurale. Quindi la mente viaggia e quando di vita ne hai già vista un po', ti accorgi che le tue abitudini sono tue, ma non sempre accettate dagli altri. Ti capita di guardare con ostilità il tuo interlocutore solo perché non capisce che dietro ai tuoi gesti si cela magari un disagio. Non hai difese però, puoi solo fortificare le protezioni e lo fai con lo yogurt tutti i giorni e diffondendo nella stanza di lavoro le note che più preferisci.
Avevo 18-20 anni quando esplose nel mondo il Grunge e quel periodo mi segnò profondamente. Ancora oggi che sono passati 20 anni o quasi, passo le notti di programmazione ad ascoltare la musica di quegli anni e fortunatamente la tecnologia mi assiste in questo, trovando nella madre di tutte le reti diverse fonti nostalgiche.
E così mi giungono all'orecchio le note dei miei Nirvana, dei Pearl Jam, dei Soundgarden, degli Alice in Chains, dei Mother Love Bone, dei Melvis e di tanti altri che mi fanno stare in pace al mondo.
Qualche volta però sono sadico e cambio per qualche minuto la mia routine e mi concedo sguardi diversi, anzi un orecchio diverso. Non cito il nome della stazione radio o del canale tv che ho osservato (anche perché la ignoro in questo momento), ma sono rimasto basito da quanto ho ascoltato/visto. Non posso fare nomi di quanto proposto perché non conosco quelle cose che si spacciano per cantanti, ma vorrei solo capire che c'è in questa nouvelle vague musicale. Beh lasciatemelo dire, nulla di buono. Dove sono finite le band che ci mettono sudore e sangue in quello che fanno? Sono semplicemente ignorate dalle etichette che preferiscono illudere ed arrapare le giovani mente propagandando una musica sterile e priva di contenuti.
La mia domanda, alla quale nessuno mi risponderà mai, è perché. Le cantine sono piene dei nuovi Nirvana o dei nuovi Metallica (a seconda dei gusti) e li lasciamo marcire per un disco di una Lady Gaga in più? Cari amici miei direi che siamo messi davvero male. Nessuno mi può dire che sono gusti musicali diversi e che c'è del contenuto diverso, ma sempre valido, questo non è vero. I fenomeni commerciali sono spinti per vendere al di la di quanto hanno da proporre e questo mi fa terribilmente incazzare. Lo confesso sono un integralista e se un pezzo non ha un basso, una chitarra ed una batteria ad accompagnare una voce, mi infastidisco. Ovvio che ci sono delle mirabili eccezioni, ma anche delle mirabili schifezze.
A chi sono rivolte queste parole di sfogo? A nessuno su questo pianeta, ma tu Dio del Rock sai cosa devi fare... Fulminali o vendicativo sovrano...
Avevo 18-20 anni quando esplose nel mondo il Grunge e quel periodo mi segnò profondamente. Ancora oggi che sono passati 20 anni o quasi, passo le notti di programmazione ad ascoltare la musica di quegli anni e fortunatamente la tecnologia mi assiste in questo, trovando nella madre di tutte le reti diverse fonti nostalgiche.
E così mi giungono all'orecchio le note dei miei Nirvana, dei Pearl Jam, dei Soundgarden, degli Alice in Chains, dei Mother Love Bone, dei Melvis e di tanti altri che mi fanno stare in pace al mondo.
Qualche volta però sono sadico e cambio per qualche minuto la mia routine e mi concedo sguardi diversi, anzi un orecchio diverso. Non cito il nome della stazione radio o del canale tv che ho osservato (anche perché la ignoro in questo momento), ma sono rimasto basito da quanto ho ascoltato/visto. Non posso fare nomi di quanto proposto perché non conosco quelle cose che si spacciano per cantanti, ma vorrei solo capire che c'è in questa nouvelle vague musicale. Beh lasciatemelo dire, nulla di buono. Dove sono finite le band che ci mettono sudore e sangue in quello che fanno? Sono semplicemente ignorate dalle etichette che preferiscono illudere ed arrapare le giovani mente propagandando una musica sterile e priva di contenuti.
La mia domanda, alla quale nessuno mi risponderà mai, è perché. Le cantine sono piene dei nuovi Nirvana o dei nuovi Metallica (a seconda dei gusti) e li lasciamo marcire per un disco di una Lady Gaga in più? Cari amici miei direi che siamo messi davvero male. Nessuno mi può dire che sono gusti musicali diversi e che c'è del contenuto diverso, ma sempre valido, questo non è vero. I fenomeni commerciali sono spinti per vendere al di la di quanto hanno da proporre e questo mi fa terribilmente incazzare. Lo confesso sono un integralista e se un pezzo non ha un basso, una chitarra ed una batteria ad accompagnare una voce, mi infastidisco. Ovvio che ci sono delle mirabili eccezioni, ma anche delle mirabili schifezze.
A chi sono rivolte queste parole di sfogo? A nessuno su questo pianeta, ma tu Dio del Rock sai cosa devi fare... Fulminali o vendicativo sovrano...
03 febbraio 2010
Vecchia ciabatta
Quando avevo qualche anno in meno pensavo proprio che "i grandi" fossero dei completi idioti e non capissero un beneamato niente (per non voler dire peggio). Si perché non riuscivo proprio a capire come mai non si riuscisse a stabilire un dialogo che non terminasse con: "io sono grande e tu sei ancora piccolo per capire queste cose". Cazzate mi dicevo, ma poi lasciavo che le cose scorressero sotto il ponte, tante avevo altri interessi e non parlo di astrofisica.
Poi gli anni sono passati e senza rendermene conto a neanche quarant'anni sono diventato io quell'idiota. Davanti alla gioventù ho intuito che ora sono loro a guardarmi come quell'idiota che non capisce nulla e fatica a seguirli. Poi però mi sono accorto che i discorsi e le priorità dei più giovani mi sono aliene perché sono delle ovvietà e nella maggior parte dei casi basate su un assoluto materialismo e desiderio di possessione. E quindi forse ero anch'io così e mi trovavo nella condizione di non ascoltare ed anzi trattare con sufficienza qualcuno che cercava semplicemente di spiegarmi la vita.
Bella scoperta, purtroppo ora non mi serve più. Si perché col passare del tempo ho imparato altro. Se prima esistono dei maestri da seguire ed imitare, poi col tempo questi si trasformano in demoni assetati del tuo sangue pronti a lucrare ed a speculare su di te (lascio fuori i parenti stretti, ma poi non sempre).
E quindi? Ascoltare i grandi quando si è giovani e non ascoltarli quando si è più grandi. Buon punto di partenza questo, con un solo problema: se il mio modello giovanile è una testa di cazzo, cosa diventerò io?
Rispondetevi da soli, io intanto lascio andare radio grunge.
Poi gli anni sono passati e senza rendermene conto a neanche quarant'anni sono diventato io quell'idiota. Davanti alla gioventù ho intuito che ora sono loro a guardarmi come quell'idiota che non capisce nulla e fatica a seguirli. Poi però mi sono accorto che i discorsi e le priorità dei più giovani mi sono aliene perché sono delle ovvietà e nella maggior parte dei casi basate su un assoluto materialismo e desiderio di possessione. E quindi forse ero anch'io così e mi trovavo nella condizione di non ascoltare ed anzi trattare con sufficienza qualcuno che cercava semplicemente di spiegarmi la vita.
Bella scoperta, purtroppo ora non mi serve più. Si perché col passare del tempo ho imparato altro. Se prima esistono dei maestri da seguire ed imitare, poi col tempo questi si trasformano in demoni assetati del tuo sangue pronti a lucrare ed a speculare su di te (lascio fuori i parenti stretti, ma poi non sempre).
E quindi? Ascoltare i grandi quando si è giovani e non ascoltarli quando si è più grandi. Buon punto di partenza questo, con un solo problema: se il mio modello giovanile è una testa di cazzo, cosa diventerò io?
Rispondetevi da soli, io intanto lascio andare radio grunge.
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