Attenzione ma forse ci siamo con Google Chrome OS, il prossimo sistema operativo pensato da Google e basato su applicazioni web. Insomma per stringere TechCrunch, un blog molto cool e che ci prende spesso, afferma che potrebbe arrivare già nei prossimi giorni, prima della fine di autunno.
La mia curiosità è quella di vedere se Chrome OS, che di fatto sarà un kernel Linux che si occupa dell'avvio del computer e della gestione delle periferiche e un'interfaccia che altro poi non è che il browser Chrome e che penserà a consentire l'accesso alle applicazioni, sarà utilizzabile e amichevole per i normali utenti.
Io sono molto curioso. R&R a tutti..
18 novembre 2009
08 novembre 2009
Leggo con un certo interesse la notizia in cui:
Recentemente Debian ha elevato al rango di distribuzione principale (main release) il progetto kFreeBsd, ovvero Debian su kernel FreeBsd. Le prossime edizioni di Debian dovranno avere lo stesso numero di pacchetti e frequenza di aggiornamento per ogni architettura hardware supportata anche su kernel FreeBsd (Zeus News).
E' davvero una svolta epocale ed i segnali, se proprio volevamo leggere, arrivavano da più parti. Il più forte di questi veniva dal padre di Linux in persona, Linus Torvalds, che aveva definito il kernel come grasso e pesante.
Ma dal punto di vista di noi utenti, quali sono i rischi? Beh è innegabile che alcuni problemi ci saranno, specie per quelle applicazioni strettamente legate al kernel, ma non però gli ambienti grafici, che girano abbastanza agevolmente su kernel diversi.
Trovo comunque molto interessante questa evoluzione, sono sempre curioso ed aperto ai cambiamenti, specie se ci avvicinano alla perfezione.
Rock n' roll a tutti..
Recentemente Debian ha elevato al rango di distribuzione principale (main release) il progetto kFreeBsd, ovvero Debian su kernel FreeBsd. Le prossime edizioni di Debian dovranno avere lo stesso numero di pacchetti e frequenza di aggiornamento per ogni architettura hardware supportata anche su kernel FreeBsd (Zeus News).
E' davvero una svolta epocale ed i segnali, se proprio volevamo leggere, arrivavano da più parti. Il più forte di questi veniva dal padre di Linux in persona, Linus Torvalds, che aveva definito il kernel come grasso e pesante.
Ma dal punto di vista di noi utenti, quali sono i rischi? Beh è innegabile che alcuni problemi ci saranno, specie per quelle applicazioni strettamente legate al kernel, ma non però gli ambienti grafici, che girano abbastanza agevolmente su kernel diversi.
Trovo comunque molto interessante questa evoluzione, sono sempre curioso ed aperto ai cambiamenti, specie se ci avvicinano alla perfezione.
Rock n' roll a tutti..
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